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      In qualunque de' regni antecedenti, sarebbe stato, probabilmente chiamato avanti al Consiglio Privato, e imprigionato dentro la Torre. Adesso il Governo procedè in modo diverso. Una banda di sicari fu di soppiatto mandata a tagliare il naso al colpevole. Cotesta schifosa vendetta, invece di domare lo spirito della opposizione, eccitò tale procella, che il Re fu astretto a sobbarcarsi alla crudele umiliazione di approvare uno Statuto di morte infamante che colpiva i ministri della sua vendetta, e che gli tolse dalle mani il potere di perdonarli.
      Ma, per quanto fosse impaziente del freno costituzionale, in che guisa poteva egli emanciparsene? Poteva rendersi dispotico soltanto con lo aiuto di un grande esercito stanziale, e siffatto esercito non esisteva. Con le sue rendite poteva, a dir vero, mantenere un certo numero di milizie regolari; ma esse, comunque fossero tante da eccitare gelosia e sospetto nella Camera de' Comuni e nel paese, bastavano appena a proteggere Whitehall e la Torre contro una insurrezione della plebe di Londra. E v'era ragione di temere simiglianti insurrezioni, poichè sapevasi pur troppo, che nella città e ne' suburbii esistevano non meno di ventimila de' vecchi soldati d'Oliviero.
      XXV. Poichè il Re ebbe stabilito di emanciparsi dal sindacato del Parlamento, e poichè a tanta impresa non poteva sperare aiuti dentro lo Stato, reputò necessario procacciarseli fuori. La potenza e ricchezza della Francia erano bastevoli all'ardua prova di stabilire la monarchia assoluta in Inghilterra.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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