Cosiffatto alleato doveva indubitabilmente aspettarsi segni di gratitudine per un tanto servigio. Era, però, mestieri che Carlo scendesse al grado di un grande vassallo, e facesse guerra o pace ad arbitrio del Governo che lo proteggeva. Le sue relazioni con Luigi sarebbero state strettamente simili a quelle in che il Rajah di Nagpore e il Re di Oude oggidì stanno verso il Governo Inglese. Cotesti principi hanno debito di aiutare la Compagnia delle Indie Orientali in ogni ostilità difensiva ed offensiva, e di non avere altre relazioni diplomatiche che quelle le quali vengono sanzionate dalla predetta Compagnia. Questa, in compenso, li assicura contro ogni insurrezione. Fino a che essi fedelmente adempiono agli obblighi loro verso il potere sovrano, hanno licenza di disporre di grosse rendite, empire i loro palagi di belle donne, abbrutirsi in compagnia de' loro dissoluti cortigiani, ed opprimere impunemente qualunque de' sudditi diventi segno all'ira loro. Simigliante vita sarebbe insoffribile ad un uomo di spirito altero e di potente intendimento. Ma a Carlo, uomo sensuale, pigro, inetto ad ogni forte opera di mente, e privo d'ogni sentimento di amor patrio e di dignità personale, quel prospetto di degradata esistenza non era niente spiacevole.
Parrà cosa straordinaria che il Duca di York cooperasse al disegno di degradare la Corona, che probabilmente un giorno egli avrebbe portata: imperocchè la indole sua era altera ed imperiosa; e veramente, seguitò fino all'ultimo a mostrare, secondo che si presentava il destro, con risentimenti e lotte, come mal tollerasse il giogo francese.
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