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      Lo spirito nazionale svegliossi tutto e risorse. I patti offerti dagli Alleati vennero con fermezza respinti. Aprirono gli argini. Tutto il paese prese la sembianza di un vastissimo lago, di mezzo al quale le cittą, con le loro muraglie e i loro campanili, innalzavansi a guisa d'isole. Gl'invasori furono costretti a salvare la vita con una precipitosa ritirata. Luigi, il quale, benchč talvolta reputasse necessario mostrarsi a capo del suo esercito, grandemente preferiva al campo la reggia, era gią ritornato a bearsi delle lusinghe de' poeti e de' sorrisi delle dame ne' viali novellamente piantati di Versailles.
      La fortuna affrettavasi a cangiare d'aspetto. L'esito della guerra marittima era stato dubbio: in terra, le Provincie Unite avevano ottenuto un indugio, il quale, benchč breve, era d'infinita importanza. Intimorite dai vasti disegni di Luigi, ambedue le famiglie della Casa d'Austria corsero alle armi. La Spagna e la Olanda, divise dalla rimembranza di antichi torti ed umiliazioni, riconciliaronsi allo avvicinarsi del comune pericolo. Da ogni contrada di Germania muovevano armati verso il Reno. Il Governo Inglese aveva gią consunta tutta la pecunia che aveva raccolta saccheggiando i pubblici creditori. Non poteva sperarsi un imprestito dalla Cittą. Il tentare d'imporre tasse di sola autoritą regia, avrebbe tosto prodotta una ribellione; e Luigi, che ormai doveva far fronte a mezza l'Europa, non era in condizione di apprestare i mezzi con che costringere il popolo dell'Inghilterra.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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