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      Temple, il quale, finchè predominò la Cabala, visse ritirato fra mezzo ai suoi libri ed ai suoi fiori, venne chiamato dal suo eremo. Per mezzo di lui si concluse una pace separata con le Provincie Unite; ed egli divenne nuovamente ambasciatore all'Aja, dove la sua presenza veniva considerata quale pegno della sincerità della Corte britannica.
      XXXVII. La precipua direzione degli affari venne allora affidata a Sir Tommaso Osborn, baronetto della Contea di York, il quale nella Camera de' Comuni aveva dato prova d'ingegno adatto alle faccende e alla discussione. Osborn fu fatto Lord Tesoriere, e poco dopo creato Conte di Danby. Non era uomo il cui carattere, esaminato giusta gli alti principii della morale, potesse sembrare degno di approvazione. Era cupido di ricchezze e d'onori, corrotto e corruttore. La Cabala gli aveva trasmessa l'arte di comprare i rappresentanti; arte tuttavia rozza, che accennava poco a quella singolare perfezione cui fu condotta nel secolo appresso. Ei perfezionò grandemente l'opera de' primi inventori. Costoro avevano solamente comprati gli oratori; ma ciascun uomo che avesse un voto poteva vendersi a Danby. Nonostante ciò, il nuovo Ministro non è da confondersi coi negoziatori di Dover. Egli non era privo del sentimento d'inglese e di protestante, e nel promuovere i proprii interessi, non dimenticava affatto quelli della propria patria e religione. Era, a dir vero, desideroso di esaltare la prerogativa; ma i mezzi di che a ciò fare voleva giovarsi, erano assai diversi da quelli adoperati da Arlington e da Clifford.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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