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      Le Camere insistevano perchè le volte sopra le quali i rappresentanti sedevano, venissero custodite da uomini armati, onde guardarsi da una seconda Congiura delle Polveri. Tutti i loro atti avevano lo stesso scopo. Dal regno di Elisabetta in poi, il giuramento di supremazia era stato richiesto ai membri della Camera de' Comuni. Alcuni Cattolici Romani, nondimeno, si erano studiati d'interpretare quel giuramento in guisa, da poterlo prestare senza scrupolo di coscienza. Adesso ne fu rifatta la formula; e i Lordi Cattolici Romani furono, per la prima volta, esclusi da' loro seggi in Parlamento. Vennero adottati vigorosi provvedimenti contro la Regina. I Comuni gettarono in carcere uno dei Segretari di Stato, per avere contrassegnate commissioni dirette a gentiluomini che non erano buoni protestanti. Accusarono d'alto tradimento il Lord Tesoriere. Anzi dimenticarono a tal segno la dottrina da loro apertamente professata mentre era ancora fresca la memoria della guerra civile, che tentarono perfino di privare il Re del comando della guardia cittadina. A tale esasperazione, diciotto anni di pessimo governo avevano condotto il più leale Parlamento che si fosse mai adunato in Inghilterra!
      Parrà forse strano a taluni, come in tanto estremo il Re si esponesse al risico di appellarsi al popolo, perocchè il popolo era in maggiore eccitamento che non erano i Rappresentanti. La Camera Bassa, malcontenta come era, conteneva un numero maggiore di Cavalieri, di quanti ne potessero verosimilmente essere rieletti di nuovo.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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