Mentre Monmouth era ancora fanciullo, e mentre il Duca di York era creduto ancora protestante, era corsa voce per tutto il paese, ed anche in certi crocchi che avrebbero dovuto averne certa notizia, che il Re aveva fatta sua moglie Lucia Walters, e che, qualora qualcuno ne avesse diritto, il figlio di lei sarebbe Principe di Galles. Si chiacchierò molto intorno ad una certa cassetta nera, la quale, secondo la credenza popolare, conteneva il contratto maritale. Questa frivola storiella divenne importantissima appena Monmouth fu ritornato dai Paesi Bassi con alta riputazione di valore e condotta, ed appena si seppe che il Duca di York era membro d'una Chiesa detestata dalla maggior parte della nazione. A favore di essa non eravi la minima prova; contro essa vi era la solenne dichiarazione del Re, fatta innanzi il suo Consiglio, e per suo comandamento comunicata al popolo. Ma la moltitudine, sempre vaga d'avventure romanzesche, inghiottì agevolmente la storiella de' segreti sponsali e della cassetta nera. Alcuni capi della opposizione operarono in questo fatto come avevano già operato rispetto alla più odiosa favola di Oates, e sostennero una novella che avrebbero dovuto spregiare. Lo interesse che il popolo poneva in colui che veniva reputato il campione della vera fede, e lo erede legittimo del trono inglese, venne tenuto desto con ogni artificio. Quando Monmouth giunse in Londra verso mezzanotte, i magistrati comandarono alle scolte che proclamassero il lieto evento per tutte le vie della città: le genti saltarono giù da' loro letti: si accesero fuochi di gioia; le finestre s'illuminarono; s'apersero le chiese, e tutte le campane suonarono a festa.
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