La rabbia delle fazioni ostili sarebbe stata abbastanza violenta, quand'anco si fosse lasciata operare da sè. Ma fu studiosamente esasperata dal comune nemico. Luigi seguitava a comperare e lusingare in un tempo la Corte e la opposizione. Esortava Carlo a tener fermo; esortava Giacomo ad accendere la guerra civile nella Scozia: esortava i Whig a non desistere, ed a riposare con fiducia sopra la protezione della Francia.
Fra mezzo a tanta agitazione, un occhio giudizioso si sarebbe potuto accorgere come la pubblica opinione venisse a poco a poco cangiando. La persecuzione de' Cattolici romani continuava; ma le convinzioni non erano più in uso. Una nuova genia di falsi testimoni, tra' quali il più notevole era un ribaldo chiamato Dangerfield, infestava i tribunali. Ma le storielle di costoro, benchè fossero meglio congegnate di quella d'Oates, erano meno credute. I giurati più non erano corrivi a prestar fede, come lo erano stati durante il timore panico che aveva tenuto dietro allo assassinio di Godfrey; e i giudici, i quali, mentre la frenesia popolare era giunta al massimo grado erano stati ossequiosissimi strumenti di quella, arrischiavansi adesso a palesare in parte le proprie opinioni.
LIV. Finalmente, nell'ottobre del 1680, adunossi il Parlamento. I Whig avevano una così grande maggioranza nella Camera dei Comuni, che la Legge d'Esclusione passò senza difficoltà. Il Re appena sapeva quali fossero i membri del suo Gabinetto, de' quali potesse far conto. Hyde era rimasto fedele alle sue opinioni di Tory, ed aveva fermamente sostenuta la causa della monarchia ereditaria.
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