E se era così, poteva la nazione costringerlo a fare ciò ch'egli reputava criminoso e disonorevole? Violentargli, anche con mezzi strettamente costituzionali, la coscienza, ai realisti zelanti sembrava atto poco generoso ed indebito. Ma i mezzi strettamente costituzionali non erano i soli ai quali i Whig volevano appigliarsi. Vedevansi già segni tali, che facevano presagire lo avvicinarsi di grandi perturbazioni. Uomini che nel tempo della guerra civile e della Repubblica avevano acquistata odiosa rinomanza, erano usciti fuori dalla oscurità, in cui, dopo la Restaurazione, giacevano nascosti onde sottrarsi all'odio universale; mostravano i loro visi fidenti ed affaccendati in ogni dove, e sembravano anticipare un secondo regno de' Santocchi. Un altro Naseby, un'altra Alta Corte di Giustizia, un altro usurpatore sul trono, i Lordi nuovamente espulsi a forza da' loro seggi, le Università di nuovo purgate, la Chiesa nuovamente saccheggiata e perseguitata, i Puritani di nuovo dominanti: a tali conseguenze sembrava tendere la politica disperata della opposizione.
Animata da cotesti sentimenti, la maggioranza delle alte classi e delle medie affrettossi a porsi dalla parte del trono. La situazione del Re in questo tempo rendeva immagine di quella del padre suo, dopo che era stata votata la Rimostranza. Ma alla Reazione del 1641 non s'era lasciata correre intera la sua via. Carlo I, nel momento stesso in cui il suo popolo, lungo tempo da lui allontanato, ritornava a lui disposto alla conciliazione, aveva, violando perfidamente le leggi fondamentali del reame, perduto per sempre la fiducia di quello.
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