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      Duemila l'anno appena potevano guadagnarsi nella Corte del Banco del Re, tranne dai legali della Corona(94). È quindi manifesto che un ufficiale era ben pagato, quando riceveva un quarto o un quinto di ciò che oggi sarebbe un giusto stipendio. Di fatto, nondimeno, gli stipendi degli alti impiegati erano grossi come sono oggi, e non di rado maggiori. Il Lord Tesoriere, a modo d'esempio, aveva ottomila sterline l'anno; e qualvolta il Tesoro era in commissione, ciascuno dei Lordi più giovani aveva mille e seicento sterline annue. Il pagatore delle milizie aveva un tanto per lira sterlina - il che ascendeva ad una somma di cinquemila sterline(95) l'anno - di tutto il danaro che passava per le sue mani. L'ufficiale, detto Groom of the Stole, aveva cinquemila sterline annue; ciascuno dei Commissari delle Dogane mille e duecento; i regi ciamberlani mille(96). Nonostante, la paga ordinaria era la parte minore dei guadagni di un impiegato di quel tempo. Cominciando dai nobili che tenevano il bastone bianco e il gran sigillo, fino al più basso doganiere o stazzatore, ciò che oggi si chiamerebbe enorme corruzione praticavasi senza maschera e senza rimprovero. Di titoli, uffici, commissioni, grazie, facevano apertamente mercato i grandi dignitarii del reame; ed ogni scrivano, in ogni dipartimento, imitava, come meglio potesse, quel pessimo esempio.
      Nel secolo decorso, nessun primo ministro, comunque potente, era divenuto ricco per ragione d'ufficio; e parecchi ministri distrussero il proprio patrimonio per sostenere il loro alto grado.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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