Moltissimi fra quella gente mostravano storte le membra. È dessa quella città di Sheffield, che oggidì, co' suoi dintorni, contiene cento venti mila anime, e che manda i suoi ammirevoli coltelli, rasoi e lancette agli estremi confini del mondo(134).
XXII. Birmingham non era riputata abbastanza importante da mandare un membro al Parlamento d'Oliviero. Nulladimeno, i manifattori di Birmingham, erano già una razza d'uomini operosi e proficui. Gloriavansi dicendo che le loro chincaglierie erano in grande estimazione, non già, come adesso, a Pechino ed a Lima, a Bokhara e a Timbuctoo, ma anche in Londra e perfino in Irlanda. Avevano acquistata una meno onorevole rinomanza come coniatori di moneta falsa. Alludendo ai loro soldi spurii, il partito Tory aveva appiccato ai demagoghi, che per ipocrisia mostravansi zelanti contro il papismo, il soprannome di Birminghams. Eppure, nel 1685, quella popolazione, che ora è poco meno di duecento mila, non arrivava a quattro mila. I bottoni di Birmingham cominciavano pur allora ad essere conosciuti; delle armi di Birmingham nessuno aveva peranche udito il nome; e il luogo d'onde, due generazioni appresso, le magnifiche edizioni di Baskerville uscirono per rendere attoniti tutti i bibliofili d'Europa, non contenevano una sola bottega dove si potesse comperare una bibbia o un almanacco. Nei giorni di mercato un libraio, che aveva nome Michele Johnson, padre del grande Samuele Johnson, ci andava da Lichfield e vi apriva una botteghetta per poche ore; la qual cosa per lungo tempo fu trovata bastare alle richieste di coloro che amassero di leggere(135).
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