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      Il popolo credeva che la terra fosse così infetta sotto la sua superficie, da non potersi sommovore senza presentissimo pericolo per la vita degli uomini. Ivi non furono gettate alcune fondamenta, se non dopo che trascorsero due generazioni senza peste, e dopo che il luogo degli spettri era stato da lungo tempo circondato da edifizi(161).
      Cadremmo in grave errore ove supponessimo che alcuna delle vie e delle piazze allora avesse il medesimo aspetto in che oggi si vede. La maggior parte delle case, dopo quel tempo, sono state al tutto o quasi al tutto riedificate. Se le parti più cospicue della metropoli potessero mostrarsi agli occhi nostri nella forma che allora avevano, rimarremmo disgustati della loro squallida apparenza, ed attoscati dall'atmosfera malsana che le circondava. In Covent Garden, presso alle case de' grandi, giaceva un sudicio e romoroso mercato. Le fruttaiuole gridavano, i carrettieri azzuffavansi, torsi di cavoli e putride mele vedevansi a mucchi accanto alle porte delle case della contessa di Berkshire e del vescovo di Durham(162).
      Il centro di Lincoln's Inn Fields era uno spazio aperto, dove ogni sera ragunavasi la marmaglia, a pochi passi di Cardigan House e di Winchester House, ad ascoltare le cicalate de' saltimbanchi, a vedere ballar gli orsi, e lanciare i cani addosso ai buoi. Vedevansi qua e colà sparse le lordure. Vi si esercitavano i cavalli. Gli accattoni erano così chiassosi ed importuni, come nelle peggio governate città del continente. Mendicante di Lincoln's Inn era espressione proverbiale.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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