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      Erano ben lungi dal pensare che la patria loro, nel corso di poche generazioni, sarebbe stata intersecata, a spese di intraprenditori privati, da fiumi artificiali, equivalenti per lunghezza ad una estensione quattro volte maggiore del Tamigi, del Savern e del Trent insieme congiunti.
      XXXVI. Egli era per le strade maestre che gli uomini e le robe passavano da luogo a luogo; e sembra che tali strade fossero in peggiori condizioni di quello che si sarebbe potuto aspettare dal grado di civiltà ed opulenza cui era in allora pervenuta la nazione. Nelle migliori linee di comunicazione, i solchi delle ruote erano profondi, le discese precipitose, e la via spesso tale da potersi al buio poco distinguere dallo scopeto e dal pantano onde era fiancheggiata da ambe le parti. L'antiquario Ralph Thoresby corse pericolo di smarrire il cammino sulla strada del nord tra Barnby Moor e Tuxford, come lo aveva smarrito tra Doncaster e York(178). Pepys, che viaggiava con la moglie nella propria carrozza, perdè il cammino tra Newbury e Reading. Seguitando il medesimo viaggio, si smarrì presso Salisbury; e corse rischio di passare tutta la notte a cielo scoperto(179). Solo nella buona stagione la strada era praticabile da veicoli a ruote. Spesso la mota vedevasi accumulata a diritta ed a mancina, altro non rimanendo che un angusto tratto di terreno solido sul pantano(180). In quel tempo frequenti erano gl'impedimenti e le risse, e il sentiero sovente rimaneva impedito dai vetturini, nessuno dei quali voleva andare innanzi.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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