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      La materia che in ciascuno di essi contenevasi nello spazio d'un anno, non era maggiore di quella che spesso si trova in due soli numeri del Times. Dopo la sconfitta de' Whig, il Re non si vide più astretto ad essere indulgente nell'usare quella che, secondo la sentenza de' giudici, era sua prerogativa. Verso la fine del suo regno, nessun giornale poteva stamparsi senza la regia licenza; la quale era stata esclusivamente accordata alla Gazzetta di Londra. Questa vedeva la luce il lunedì e il giovedì d'ogni settimana, e generalmente conteneva un proclama reale, due o tre indirizzi di Tory, l'annunzio di due o tre promozioni, la relazione d'una scaramuccia tra le truppe imperiali e i Giannizzeri lungo il Danubio, la descrizione d'un ladrone, l'annunzio d'un gran combattimento di galli fra due persone d'onore, e la notizia d'un premio da darsi a chi avesse trovato un cane smarrito. Tutte queste cose contenevansi in due pagine di modico formato. Le comunicazioni concernenti soggetti di gravissimo momento, facevansi in istile secco e di mera forma. Alcuna volta, trovandosi il Governo inchinevole a satisfare la curiosità pubblica rispetto a qualche importante negozio, facevasi un supplemento a stampa distinta, che conteneva più minuti particolari di quelli che si trovassero nella Gazzetta: ma nè questa, nè il supplemento stampato per ordine del Governo, rivelavano se non le cose che la Corte avesse trovato convenevole pubblicare. Le discussioni parlamentari, i processi di Stato di maggiore importanza, de' quali faccia ricordo la nostra storia, erano passati sotto profondo silenzio(212). Nella metropoli, le botteghe da caffè in qualche modo tenevano luogo di giornali.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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