La ignoranza o la frivolezza estrema venivano in una dama estimate meno inconvenevoli d'una lieve tintura di pedanteria. Delle troppo celebri donne i cui volti si ammirano adesso nelle pareti di Hampton Court, poche avevano costume di leggere altro di serio fuorchè gli acrostici, le satire, e le traduzioni della Clelia e del Ciro il Grande.
XLVI. E' sembra che la erudizione letteraria anche de' gentiluomini di quel tempo, fosse meno solida e profonda di quella che avanti o dopo quella età possedessero. Lo studio delle lettere greche, per lo meno, non fioriva tra noi ai tempi di Carlo II, come aveva fiorito innanzi la guerra civile, o come fiorì dopo la Rivoluzione. Non è dubbio che vi fossero uomini dotti, ai quali era famigliare tutta la greca letteratura da Omero sino a Fozio; ma trovavansi quasi esclusivamente fra il clero delle università, ed anche quivi erano pochi e non pienamente apprezzati. In Cambridge non si riputava punto necessario che un teologo fosse in condizione di leggere il vangelo nella lingua originale(223). Nè la faccenda procedeva altrimenti in Oxford. Allorquando, regnante Guglielmo III, Christ Church alzossi unanime a difendere l'autenticità delle Lettere di Falaride, quel gran collegio, in allora considerato come sede principale della filosofia in tutto il Regno, non potè far mostra del corredo di greco che adesso possiedono non pochi giovani in ogni grande scuola pubblica. Potrebbe di leggeri supporsi che una lingua morta, trascurata nelle università, non venisse molto studiata dagli uomini del mondo.
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