Barillon fu sollecito a comunicare a Luigi il desiderio del Governo inglese; ma Luigi lo aveva prevenuto. La prima cosa ch'egli fece, saputa la morte di Carlo, fu di raccogliere cambiali sopra l'Inghilterra fino alla somma di cinquecentomila lire, equivalenti a trentasettemila cinquecento sterline. Non era agevole a que' tempi, dopo un giorno d'annunzio, procurarsi simili cambiali in Parigi. In poche ore, nondimeno, lo acquisto fu fatto, e un corriere spedito a Londra(298). Appena Barillon ricevè le cambiali, volò a Whitehall a recare la fausta nuova. Giacomo non arrossì di spargere, o simulare di spargere, lacrime di gioia e di gratitudine. "Nessun altro che il Re vostro" disse "è capace di così belle e nobili azioni. Io non gli sarò mai grato tanto che basti. Assicuratelo che lo affetto che gli porto, durerà quanto la mia vita." Rochester, Sunderland e Godolphin corsero, l'uno dopo l'altro, ad abbracciare lo ambasciatore, susurrandogli all'orecchio ch'egli aveva dato nuova vita al loro signore(299).
Ma, quantunque a Giacomo e ai suoi tre consiglieri piacesse la prontezza di Luigi, non rimasero punto satisfatti della somma della pecunia donata. Nulladimeno, perchè temevano d'offenderlo mostrandosi importunamente mendichi, non fecero se non accennare i desideri loro. Dichiararono, non avere intendimento di mercanteggiare con un tanto generoso benefattore quale era il Re di Francia, e fidarsi onninamente alla sua munificenza. Nel tempo stesso, provaronsi d'ingraziarselo con un gran sacrificio dell'onor nazionale.
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