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      Aveva perduto una specie d'energia senza acquistarne un'altra. Quella specie di forza onde essa nel secolo decimoquarto aveva potuto umiliare Francia e Spagna, aveva cessato di esistere. Quella specie di forza che nel decimottavo secolo umiliò nuovamente Francia e Spagna, non era ancora posta in azione. Il Governo non era più una monarchia limitata, secondo la forma politica delle età di mezzo; non era divenuto una monarchia limitata secondo la forma dei moderni tempi: co' vizi di due diversi sistemi non aveva il vigore di nessuno. Gli elementi della nostra politica, invece di armonizzare, avversavansi vicendevolmente e s'annientavano. Tutto era transizione, conflitto e disordine. Il fine precipuo del sovrano era quello di abbattere i privilegi della Legislatura; quello della Legislatura era di usurpare le prerogative del sovrano. Il Re era sollecito d'accettare aiuti stranieri che lo liberassero dalla sciagura d'essere dipendente da un fazioso Parlamento. Il Parlamento negava al Re i mezzi di sostenere l'onor nazionale, temendo con molta ragione che verrebbero adoperati a stabilire il dispotismo nel paese. Lo effetto di tali gelosie fu che la patria nostra, con tutti i suoi grandi mezzi, fosse di sì poco peso nella Cristianità, come lo era il Ducato di Savoia o quello di Lorena, e certamente di assai minor peso che non era la piccola provincia d'Olanda.
      XIII. La Francia aveva grande interesse a prolungare questo stato di cose(308): tutti gli altri potentati lo avevano a condurlo a fine.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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