Alla predetta innovazione seguì altra più grave. Giunta la settimana di Passione, il Re deliberò di assistere alla messa con la pompa medesima di che usavano circuirsi i suoi predecessori, andando ai tempii della religione anglicana. Palesò il suo intendimento ai tre Ministri del Gabinetto intimo, e ingiunse loro di accompagnarlo. Sunderland, pel quale tutte le religioni valevano lo stesso, fu pronto ad assentire. Godolphin, come Ciamberlano della Regina, era già assuefatto a darle mano quando essa recavasi all'oratorio, e non ebbe scrupolo d'inchinarsi officialmente nel tempio di Rimmon. Ma Rochester ne rimase gravemente conturbato. La influenza ch'egli esercitava sul paese, originava principalmente dal concetto, in che il clero e i gentiluomini Tory lo tenevano, di amico sincero e zelante della Chiesa. La sua ortodossia era considerata come piena espiazione di falli che altrimenti lo avrebbero reso il più impopolare uomo del Regno, avvegnachè avesse indole oltremodo arrogante e violenta, e modi quasi brutali(317). Ei temeva che, arrendendosi alle voglie del principe, avrebbe perduta in gran parte la stima del proprio partito. Infine, non senza qualche contrasto, ottenne licenza di passare fuori di città i giorni santi. Tutti gli altri dignitari civili ebbero comandamento di trovarsi al proprio posto nella domenica della Pasqua. Così, dopo un intervallo di cento ventisette anni, i riti della Chiesa di Roma furono celebrati in Westminster con regia magnificenza. Le guardie reali erano schierate.
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