Alla colpa di spargere il sangue innocente, egli aggiunge quella di violare il più solenne contratto che possa esistere tra uomo e uomo, e di rendere le istituzioni - alle quali è da desiderarsi che il pubblico porti rispetto e fiducia - strumento di terribili danni, e obietto di generale diffidenza. Il dolore cagionato da un assassinio ordinario non è da paragonarsi al dolore cagionato dallo assassinio, di cui le corti di giustizia diventano agenti. La semplice estinzione della vita è piccolissima parte di ciò che rende orribile il patibolo. La prolungata mortale agonia del condannato, la vergogna e la miseria de' suoi congiunti, la macchia d'infamia che discende fino alla terza o quarta generazione, sono cose più spaventevoli della morte stessa. Generalmente, potrebbe di sicuro affermarsi che il padre di una numerosa famiglia si lascerebbe più presto privare di tutti i propri figliuoli, morti per disgrazia o per malattia, che perdere un solo di loro per le mani del carnefice. L'assassinio cagionato da falsa testimonianza è, dunque, la specie più grave degli assassinii; ed Oates era reo di molti simiglianti assassinii. Nondimeno, non può giustificarsi la pena che gli venne inflitta. Nel dannarlo ad essere spogliato dell'abito ecclesiastico e incarcerato a vita, sembra che i giudici avessero ecceduto il loro potere legale. Certo erano competenti a infliggere la fustigazione, nè la legge assegnava termine al numero delle frustate: ma lo spirito della legge manifestamente voleva che nessun delitto venisse punito con severità maggiore di quella con cui si puniscono le più atroci fellonie.
| |
Oates
|