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      Le sue estreme parole sono uno de' più curiosi monumenti di que' tempi. Quel feroce spirito che lo aveva condotto in sulle forche, gli durò fino all'ultimo istante della vita. Mescolò vanti di lealtà e ingiurie contro i Whig con giaculatorie, nelle quali raccomandava l'anima propria alla misericordia divina. S'era sparsa la voce che la sua moglie amoreggiasse con Dangerfield, uomo di grande bellezza e famoso per avventure galanti, e che il marito mosso dalla gelosia gli avesse avventato il colpo fatale. Il morente marito, con serietà, mezzo ridicola e mezzo patetica, rivendicò l'onore della consorte, dicendo ch'ella era una donna virtuosa, che era nata da parenti leali, ed ove fosse stata propensa a violare la fede coniugale, avrebbe almeno scelto per drudo un Tory o un Anglicano(346).
      XXI. Verso il medesimo tempo, un accusato che aveva pochissima somiglianza con Oates o Dangerfield, comparve avanti la Corte del Banco del Re. Non v'era illustre capo-parte che fosse mai passato traverso a molti anni di dissensioni civili e religiose con maggiore innocenza di Riccardo Baxter. Apparteneva alla classe più mite e temperata della setta puritana. Allorquando scoppiò la guerra civile, egli era giovane. Credeva che le Camere avessero ragione, e non ebbe scrupolo di esercitare l'ufficio di cappellano in un reggimento dello esercito parlamentare: ma il suo lucido ed alquanto scettico intendimento, non che il suo forte senso di giustizia, lo tennero lontano da ogni eccesso. Fece ogni sforzo per frenare la violenza fanatica della soldatesca.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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