I vecchi membri rimasero attoniti vedendo un uomo che appena da quindici giorni sedeva nella Camera, e che aveva passata la pių parte della vita in paesi stranieri, assumere, con fiducia di sč, ed abilmente condurre, tutte le funzioni di Cancelliere dello Scacchiere(387).
La sua proposta fu adottata; e cosė la Corona venne in possesso d'una entrata netta di circa un milione e novecento mila lire sterline, cavate dalla sola Inghilterra. Tale somma era pių che bastevole a mantenere il Governo in tempo di pace(388).
XXXV. I Lordi, infrattanto, avevano discusse varie importanti questioni. Fra i Pari, la parte Tory era stata sempre forte. Comprendeva l'intero banco de' Vescovi; e negli ultimi quattro anni, corsi dopo l'ultimo scioglimento, era stata maggiormente afforzata con la creazione di alcuni nuovi Pari. Di costoro i pių cospicui erano il Lord Tesoriere Rochester, il Lord Cancelliere Guildford, il Lord Capo Giudice Jeffreys, Lord Godolphin e Lord Churchill, il quale dopo il suo ritorno da Versailles, era stato fatto barone del Regno d'Inghilterra.
I Pari tosto si posero ad esaminare il caso di quattro loro colleghi, i quali erano stati, sotto il regno di Carlo, posti in istato d'accusa; ma non essendosene mai fatto il processo, dopo una lunga prigionía, erano stati ammessi dalla Corte del Banco del Re a dar cauzione. Tre di cotesti nobili che rimanevano sotto malleveria, erano cattolici romani; il quarto era il Conte di Danby, protestante di gran conto e influenza. Da che era caduto dal potere, e dai Comuni stato accusato di tradimento, quattro Parlamenti erano stati disciolti; ma ei non era stato nč assoluto nč condannato.
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