Gli Scozzesi sentivano gelosia degl'Inglesi, e questi di quelli. Le alte pretese di Monmouth offendevano Argyle, il quale, altero dell'antica nobiltą e d'essere legittimamente disceso da sangue regio, non amava punto rendere omaggio a colui ch'era frutto d'un amore vagabondo ed ignobile. Ma fra tutte le dissensioni che turbavano la piccola banda de' fuorusciti, la pił seria fu quella che sorse tra Argyle e parte de' suoi seguaci. Alcuni degli esuli scozzesi, in un lungo corso d'opposizione alla tirannide, avevano acquistata tanta infermitą d'intendimento e di tempra, da render loro insopportabile il freno pił giusto e necessario. Sapevano di non potere tentar nulla senza Argyle. Avrebbero dovuto conoscere, che non volendo correre diritto alla propria rovina, era mestieri o che ponessero piena fiducia nel loro capo, o che deponessero ogni pensiero d'impresa militare. La esperienza ha pienamente provato che, in guerra, ogni operazione, dalle altissime alle infime, dovrebbe essere diretta da una mente sola, e che ogni agente subordinato dovrebbe obbedire implicitamente, valorosamente e con dimostrazione di contento, agli ordini ch'egli disapprova, o le cui ragioni ei non conosce. Le assemblee rappresentative, le pubbliche discussioni, e tutti gli altri impedimenti, onde ne' civili negozi i governanti sono infrenati perchč non abusino del potere che hanno tra mani, in un campo di battaglia sono cose fuori di luogo. Machiavelli dirittamente attribuiva molti dei disastri di Venezia e di Firenze alla gelosia che spingeva quelle repubbliche a immischiarsi in ogni atto de' loro capitani(413). La usanza che era in Olanda di mandare negli eserciti deputati, senza il cui consentimento non potesse farsi nulla d'importante, fu quasi egualmente perniciosa.
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