Allora, invece di rivolgersi, siccome avrebbe dovuto fare, agli Stati Generali, che ragunavansi accanto alla sua casa, spedì un messo ai magistrati d'Amsterdam, richiedendoli di fermare le navi sospette. I magistrati d'Amsterdam risposero, che lo ingresso nel Zuyder Zee era fuori della loro giurisdizione, e lo rimandarono al Governo federale. Vedevasi chiaramente che ciò era una pretta scusa, e che se gli Stati d'Amsterdam avessero davvero voluto impedire la partenza di Argyle, non avrebbero messa in mezzo difficoltà veruna. Skelton, quindi, si rivolse agli Stati Generali, i quali mostraronsi dispostissimi a fare quanto egli chiedeva; e perchè il caso era urgente, misero da banda la usanza che ordinariamente osservavano nella espedizione degli affari. Nel dì medesimo ch'egli fece loro la sua dimanda, fu spedito allo Ammiragliato d'Amsterdam un ordine esattamente conforme a quanto egli aveva richiesto. Ma tale ordine, a cagione di certe erronee informazioni da lui ricevute, non descriveva precisamente la situazione delle navi. Dicevasi che fossero nel Texel, ma erano nel Vlie. Lo Ammiragliato d'Amsterdam si giovò di cotesto errore per non far nulla; e innanzi che lo sbaglio venisse chiarito, le tre navi ormai veleggiavano(423).
XVII. Le ultime ore che Argyle passò sulle coste d'Olanda, furono ore di grande ansietà. Gli stava da presso un vascello da guerra olandese, che in un istante, scaricando le batterie, avrebbe potuto far finire la sua spedizione. Attorno alla sua piccola flotta vagava una barca, sopra la quale si stavano co' cannocchiali in mano parecchi individui, ch'egli credeva spie.
| |
Stati Generali Amsterdam Amsterdam Zuyder Zee Governo Stati Amsterdam Argyle Stati Generali Ammiragliato Amsterdam Texel Vlie Ammiragliato Amsterdam Argyle Olanda
|