Ma ei fu satisfatto dell'ottenuto vantaggio, ed amò meglio che le sue reclute fossero più esercitate innanzi di avventurarsi a fatti rischiosi. Per la qual cosa mosse alla volta di Taunton, dove arrivò il dì decimottavo di giugno, precisamente una settimana dopo il suo sbarco(451).
XXXI. La Corte e il Parlamento s'erano grandemente commossi alle nuove giunte dall'occidente dell'isola. Alle ore cinque della mattina del sabato 13 di giugno, il Re aveva ricevuta la lettera che il Gonfaloniere di Lyme gli aveva spedita da Honiton. Il Consiglio Privato fu subitamente convocato. Si dettero ordini perchè si rafforzasse ogni compagnia di fanteria, ed ogni squadrone di cavalleria. Vennero istituite commissioni(452) per far leva di nuovi reggimenti.
XXXII. La lettera di Alford fu presentata alla Camera de' Lordi, e la sostanza ne venne con un messaggio(453) comunicata a quella de' Comuni. I Comuni esaminarono i corrieri ch'erano arrivati dall'occidente, e tosto ordinarono di promulgare un decreto che condannasse Monmouth come reo di crimenlese. Si votarono indirizzi al Re, onde assicurarlo che i suoi Pari e il suo popolo erano deliberati di porre per lui la vita e gli averi contro tutti i suoi nemici. Nella prossima tornata, le Camere ordinarono che il Manifesto dei ribelli venisse bruciato per mano del boia; e il decreto di morte infamante passò per tutti gli stadii consueti. Tale decreto nel medesimo giorno fu approvato dal Re; e una rimunerazione di cinquemila lire sterline fu promessa a chiunque avesse arrestato Monmouth(454).
| |
Taunton Corte Parlamento Gonfaloniere Lyme Honiton Consiglio Privato Alford Camera Lordi Comuni Comuni Monmouth Pari Camere Manifesto Monmouth
|