Ivi sono state deposte, per tanti anni e tanti, dalle ruvide mani de' carcerieri, senza pianto di amici, le reliquie di uomini che sono stati capitani d'eserciti, capi di partiti, oracoli di senati, ed ornamenti di Corti. Ivi fu trasportato, avanti alla finestra dove Giovanna Grey soleva pregare, lo sbranato cadavere di Guildford Dudley. Ivi riposa, accanto al fratello da lui assassinato, Eduardo Seymour, Duca di Somerset, e Protettore del Regno. Ivi è fatto cenere il tronco di Giovanni Fisher, Vescovo di Rochester e Cardinale di San Vitale, uomo degno di essere vissuto in età migliore, e d'esser morto per una miglior causa. Ivi giace Giovanni Dudley, Duca di Northumberland, Lord Grande Ammiraglio; e Tommaso Cromwell, Conte di Essex, Lord Tesoriere. Ivi anche è un altro Essex, sul quale la natura aveva profuso invano tutto il tesoro de' suoi doni; e che il valore, la grazia, lo ingegno, il regio favore, i plausi popolari condussero a prematura e ignominiosa morte. Nè molto discosto dormono due capi della gran Casa di Howard; Tommaso, quarto Duca di Norfolk, e Filippo, undecimo Conte d'Arundel. Qua e colà, fra le spesse sepolture d'irrequieti ed ambiziosi uomini di Stato, giacciono alcune vittime più delicate; Margherita di Salisbury, ultima reliquia dell'altero nome di Plantageneto; e quelle due leggiadre regine spente dalla gelosa rabbia d'Enrico. Con le ceneri di questi cotali fu mescolata la cenere di Monmouth(520).
Pochi mesi dopo, il tranquillo villaggio di Toddlington, nella Contea di Bedford, vide un assai più tristo funerale.
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