Allora gli fu messo il capestro per l'ultima volta. Fu tanto il numero de' cadaveri squartati, che il carnefice stavasi nel sangue fino alle gambe. Era aiutato da un povero uomo, il quale essendo caduto in sospetto, fu forzato a redimere la propria vita bollendo nella pece i cadaveri de' propri fratelli. Il contadino che aveva assentito a compiere questo ufficio, ritornò poscia al proprio aratro. Ma un segno come quello di Caino gli rimase impresso sulla fronte. Era conosciuto nel suo villaggio col nome di Maso Bolli-uomini (Boilman). I villici per lungo tempo seguitarono a narrare, che, quantunque egli con la sua opera di peccato e di vergogna si salvasse dalla vendetta degli Agnelli, non aveva evitata quella del cielo. Infuriante una forte procella, ei corse a ricoverarsi sotto una quercia, e lì fu incenerito da un fulmine(524).
Il numero di coloro che in tal guisa furono macellati, non si conosce con certezza. Nove furono registrati ne' libri mortuari della parrocchia di Taunton; ma que' libri contengono i nomi di coloro che ebbero sepoltura cristiana. Coloro che furono impiccati in catene, e coloro, le teste e le membra de' quali furono mandate ai circostanti villaggi, dovettero essere un numero molto maggiore. Credevasi in Londra, a quel tempo, che Kirke, nella settimana che seguì alla battaglia, facesse morire cento prigioni(525).
Nondimeno, la crudeltà non era l'unica passione di questo uomo. Amava il danaro, e non era novizio nell'arte di estorcere. Per quaranta lire sterline poteva ottenersi un salvocondotto, col quale, comecchè fosse di nessun valore al cospetto della legge, il compratore poteva passare senza molestia per i posti militari degli Agnelli, onde ridursi ad un porto di mare, e rifugiarsi ad un paese straniero.
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