Dopo che i testimoni furono siffattamente esaminati, Lady Alice fu chiamata a difendersi. Cominciò dicendo, - il che poteva esser vero, - che quantunque ella si fosse accorta del turbamento di Hickes allorquando lo accolse in casa, non sapeva nè sospettava che fosse implicato nella ribellione. Egli era ministro di Dio, ed uomo di pace. Non poteva ella, dunque, pensare ch'egli avesse prese le armi contro il Governo; e aveva supposto ch'ei si volesse nascondere perchè v'erano contro lui mandati d'arresto per avere predicato in piazza. Il Capo Giudice si mise a tempestare:
Ma ve lo dirò io. Non v'è un solo tra questi bugiardi e piagnolosi presbiteriani, che, d'un modo o d'un altro, non abbia avuto mano nella ribellione. Il Presbiterianismo comprende ogni specie di scelleraggine. Null'altro fuorchè il Presbiterianismo ha potuto rendere Dunne ribaldo. Mostrami un presbiteriano, e ti mostrerò un bugiardo." Riepilogò il caso col medesimo tono, declamò per un'ora contro i Whig e i Dissenzienti, e rammentò ai Giurati come il marito della colpevole avesse avuto parte nella morte di Carlo I; fatto non provato da veruna testimonianza; e se provato, sarebbe stato di nessun peso nel caso della donna. I Giurati si ritrassero, e rimasero lungo tempo a deliberare. Il Giudice divenne impaziente, dicendo di non potere intendere in che modo, in un caso così chiaro, essi s'erano alzati dal seggio. Mandò un messo a dire loro, che se non si spicciavano subito, avrebbe aggiornata la Corte, e gli avrebbe chiusi a chiave tutta la notte.
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