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      Nondimeno i cortigiani la vinsero(545).
      La sciagura degli esuli uguagliava appieno quella de' Negri che oggidì vengono trasportati da Congo al Brasile. Da' migliori documenti che finora si conoscano, risulta che la quinta parte di coloro che furono imbarcati, vennero, avanti che finisse il viaggio, gettati in pasto ai pesci. Questa mercanzia umana fu stivata nel fondo di piccoli legni. Così poco era lo spazio, che gl'infelici, molti de' quali erano anche tormentati dalle ferite non per anche richiuse, non potevano tutti insieme giacere senza che l'uno si ponesse sull'altro. Non gli lasciavano mai venire sul ponte. I boccaporti erano sempre guardati da sentinelle armate di coltelli e di tromboni. In fondo alla nave tutto era tenebre, puzzo, lamenti, morbi e morte. Di novantanove condannati che trasportava una nave, ventidue morirono prima che giungessero alla Giammaica, quantunque il viaggio fosse fatto con insolita celerità. Quei che rimasero vivi, quando arrivarono al luogo del loro servaggio, avevano sembianza di scheletri. Per alcune settimane avevano avuto cattivo biscotto ed acqua fetida in così poca quantità, che sarebbe appena bastato ad uno solo quel tanto che doveva servire per cinque. Trovavansi quindi in tale stato, che un mercatante al quale erano stati affidati, reputò necessario, innanzi che li vendesse, ingrassarli(546).
      LXI. Intanto, una folla di avidi delatori contrastavansi e dividevansi a brani le sostanze de' ribelli che erano stati giustiziati, e degli altri infelicissimi che consumavansi sotto il sole del Tropico.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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