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      III. E veramente, non sembrava facile ch'egli chiedesse ai Comuni più di quello che essi inchinavano a concedere. Avevano già date abbondevoli prove d'essere desiderosi di serbare intatte le regie prerogative, e di non patire eccessivi scrupoli a notare le usurpazioni ch'egli faceva contro i diritti del popolo. Certo, undici dodicesimi de' rappresentanti o dipendevano dalla Corte, o erano zelanti Cavalieri di provincia. Poche erano le cose che una tale Assemblea avrebbe pertinacemente ricusate al Sovrano; e fu fortuna per la nazione, che tali poche cose fossero quelle appunto che a Giacomo stavano più a cuore.
      Uno de' suoi fini era quello d'ottenere la revoca dell'Habeas Corpus, che egli odiava, come era naturale che un tiranno odiasse il freno più vigoroso che la legislazione impose mai alla tirannide. Cotesto odio gli rimase impresso in mente fino all'ultimo dì di sua vita, e si manifesta negli avvertimenti ch'egli scrisse in esilio per erudimento del figlio(571). Ma l'Habeas Corpus, quantunque fosse una legge fatta mentre i Whig dominavano, non era meno cara ai Tory che ai Whig. Non è da maravigliare che questa gran legge fosse tenuta in tanto pregio da tutti gl'Inglesi, senza distinzione di partito; perocchè, non per indiretta, ma per diretta operazione contribuisce alla sicurezza e felicità di ogni abitante del Regno(572). IV. Giacomo vagheggiava un altro disegno, odioso al partito che lo aveva posto sul trono, e ve lo manteneva. Desiderava formare un grande esercito stanziale.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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