Pagina (810/1707)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il Re si tenne ostinato. Ad Halifax fu fatto sapere che non v'era più mestieri de' suoi servigi, e il suo nome fu casso dal Libro del Consiglio(578).
      VII. La sua destituzione produsse gran senso non solo in Inghilterra, ma anche in Parigi, in Vienna e nell'Aja; imperciocchè bene sapevasi, come egli si fosse sempre studiato di frustrare la influenza che la Francia esercitava nelle cose politiche della Gran Brettagna. Luigi si mostrò grandemente lieto della nuova. I ministri delle Provincie Unite e quelli di Casa d'Austria, dall'altro canto, esaltavano la saviezza e la virtù del deposto uomo di Stato, in modo da offendere la Corte di Whitehall. Giacomo, in ispecie, era incollerito contro il segretario della legazione imperiale, il quale non si astenne dal dire che gli eminenti servigi resi da Halifax nel dibattimento intorno alla Legge d'Esclusione, erano stati rimunerati con somma ingratitudine(579).
      Dopo poco tempo si conobbe che molti sarebbero stati i seguaci di Halifax. Una parte de' Tory, guidati da Danby loro antico capo, cominciarono a parlare un linguaggio che olezzava di spirito Whig. Persino i prelati accennavano esservi un punto in cui la lealtà verso il principe doveva cedere a più alte ragioni. Il malcontento de' capi dell'armata era anche più straordinario e più formidabile. Principiavano già ad apparire i primi segni di que' sentimenti che, tre anni dipoi, spinsero molti ufficiali d'alto grado a disertare la bandiera regia. Uomini che per lo avanti non avevano mai avuto scrupolo alcuno, subitamente divennero scrupolosi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





Halifax Libro Consiglio Inghilterra Parigi Vienna Aja Francia Gran Brettagna Provincie Unite Casa Austria Stato Corte Whitehall Halifax Legge Esclusione Halifax Tory Danby Whig