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      XXX. Nel secolo decimosesto, il Papato, esposto a nuovi pericoli e più formidabili di quanti lo avessero per innanzi minacciato, fu salvato da un nuovo ordine religioso, animato da vigoroso entusiasmo e costituito con insigne magistero. Allorquando i Gesuiti accorsero alla liberazione del Papato, lo trovarono in estremo pericolo; ma da quel momento le sue sorti mutarono aspetto. Al protestantismo, che per una intera generazione aveva abbattuto tutto ciò che aveva incontrato per via, fu mozzo lo andare avanti, e fu rapidamente fatto indietreggiare dalle Alpi fino alle sponde del Baltico. Non era scorso un secolo da che la Compagnia di Gesù esisteva, e il mondo era pieno de' ricordi di quanto essa aveva fatto e sofferto per la fede. Non v'è comunità religiosa che possa gloriarsi d'una schiera di uomini così variamente cospicui; nessuna aveva esteso le proprie operazioni sopra uno spazio sì vasto; e nondimeno, in nessuna v'era stata cotanto perfetta unità di sentimento e d'azione. Non era contrada nel mondo, non sentiero nella vita attiva o speculativa, in cui non si trovassero i Gesuiti. Dirigevano i Consigli dei re: decifravano iscrizioni latine: osservavano il moto de' Satelliti di Giove: pubblicavano intere biblioteche, controversia, casistica, storia, trattati d'ottica, odi alcaiche, edizioni dei Santi Padri, madrigali, catechismi e satire. La educazione letteraria della gioventù era quasi interamente nelle loro mani, e condotta con esquisita maestria. Sembra che avessero scoperto il punto preciso al quale possa condursi la cultura intellettuale senza il rischio della intellettuale emancipazione.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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