Gli stessi nemici loro erano costretti a confessare, che nell'arte di governare e formare le menti de' giovani, i Gesuiti non avevano rivali. Infrattanto, con assiduitą e prospero successo coltivavano la eloquenza del pulpito. Con assiduitą e successo anche maggiore si dettero al ministero del confessionale. Per tutta la Europa Cattolica, i secreti d'ogni Governo, e quasi d'ogni notevole famiglia, erano in poter loro. Girovagavano da un paese protestante ad un altro, travestendosi in infinite fogge, da galanti cavalieri, da semplici contadini, da predicatori puritani. Viaggiavano fin dove nč l'aviditą mercantile nč la curiositą della scienza aveva persuaso altri ad andare. Trovavansi in abito di mandarini a dirigere l'osservatorio astronomico di Pechino. Si vedevano con la marra in mano ammaestrare nell'agricoltura i selvaggi del Paraguay. Ciņ non ostante, in qualunque parte risedessero, qualunque mestiere esercitassero, il loro spirito era sempre lo stesso; cioč piena devozione alla causa comune, implicita obbedienza all'autoritą centrale. Nessuno s'era scelto da sč il luogo dove abitare e la vocazione da seguire. Se il Gesuita dovesse vivere sotto il cerchio artico o sotto l'equatore, se dovesse passare tutti i suoi giorni a classificare gemme e a collazionare manoscritti nel Vaticano, o a persuadere i barbari dell'emisfero meridionale perchč non si divorassero l'un l'altro, erano cose che egli con profonda sommissione lasciava all'altrui pensiero. Se lo volevano a Lima, trovavasi con la prima flotta a veleggiare sull'Atlantico.
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