Affermavasi, che nelle più atroci congiure di cui faccia ricordanza la storia, l'azione di lui poteva distintamente scoprirsi; che, solo costante nello affetto per la confraternita alla quale egli apparteneva, in parecchi Stati era l'inimico più pericoloso della libertà, in altri il più pericoloso nemico dell'ordine. Le più grandi vittorie che vantasse avere riportate pel bene della Chiesa, erano, secondo il giudicio di molti illustri membri di quella, più apparenti che reali. Si era, in verità, affaticato con maraviglioso buon esito a ridurre il mondo sotto le leggi della Chiesa; ma lo aveva fatto rilassando le leggi in guisa che si adattassero ai gusti mondani. Invece di studiarsi d'inalzare la natura umana alla meta stabilita dai precetti ed esempi divini, egli aveva abbassata quella meta al di sotto dell'umana natura. Gloriavasi d'una moltitudine di convertiti, che per mano sua avevano ricevuto il battesimo nelle più rimote regioni dell'Oriente; ma correva la voce, che ad alcuni di que' convertiti, i fatti da' quali dipende tutta la dottrina del Vangelo erano stati astutamente nascosti, e che ad altri era stato permesso di schivare la persecuzione coll'inchinarsi dinanzi alle immagini de' falsi Dei, mentre internamente recitavano Pater ed Ave. Nè simiglianti arti erano adoperate solo ne' paesi pagani. Non era da maravigliare che genti d'ogni grado, e specialmente quelle in alto locate, si affollassero attorno ai confessionali nei tempii de' Gesuiti; imperocchè da que' tribunali di penitenza nessuno se ne andava poco contento.
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Stati Chiesa Chiesa Oriente Vangelo Pater Ave Gesuiti
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