E veramente, se l'umana società non si disciolse, se vi fu alcuna certezza della vita e degli averi, egli fu perchè il senso comune e la umanità frenavano i popoli dal fare ciò che la Società di Gesù assicurava loro che potessero fare con sicura coscienza.
Erano così stranamente mescolati il bene e il male nel carattere di que' celebri padri; e in tale mistura stava il secreto della loro gigantesca potenza. La quale non poteva appartenere nè ai pretti ipocriti, nè ai rigidi moralisti; ma poteva solo conseguirsi da uomini che con vero entusiasmo correvano dietro ad un fine, e nel tempo stesso non pativano scrupoli rispetto ai mezzi di giungervi.
Fin da principio, i Gesuiti erano vincolati da un voto speciale d'obbedienza verso il papa. Avevano missione di domare ogni insubordinazione in seno della Chiesa, non che di respingere le ostilità degli aperti nemici di quella. La loro dottrina era similissima a quella che oggidì di qua dalle Alpi si chiama oltremontana, e differiva dalla dottrina di Bossuet quasi quanto da quella di Lutero. Dannavano le libertà gallicane, il diritto de' concili ecumenici a sindacare la Santa Sede, e il diritto che vantavano i vescovi a un mandato divino indipendente da Roma. Lainez, a nome di tutta la confraternita, proclamò nel Concilio di Trento, fra gli applausi delle creature di Pio IV e le mormorazioni de' prelati francesi e spagnuoli, che il governo dei fedeli era stato affidato da Cristo al solo Papa, e che nel solo Papa era accentrata tutta l'autorità sacerdotale, e che per mezzo del solo Papa i sacerdoti e i vescovi erano rivestiti di tutta l'autorità loro(633). Per molti anni la colleganza tra il Sommo Pontefice e la Società di Gesù non era stata rotta.
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