Pagina (881/1707)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La vittoria della cabala de' pessimi consiglieri fu quindi compiuta. Il Re trattò freddamente Rochester. I cortigiani e i ministri stranieri tosto si accorsero che il Lord Tesoriere era primo ministro solamente di nome. Seguitò a dare consigli ogni giorno, ed ebbe l'onta di vederli ogni giorno rigettati. Nulladimeno, non sapeva indursi ad abbandonare quell'apparenza di potere, e gli emolumenti che direttamente eindirettamente ei ricavava dal suo alto ufficio. Fece quindi quanto potè per nascondere agli occhi del pubblico l'amarezza dell'anima sua. Ma le sue violenti passioni e le sue intemperanti abitudini non gli concedevano di sostenere la parte di simulatore. Il suo conturbato aspetto, sempre che egli usciva dalla sala del Consiglio, mostrava che non erano stati lieti i momenti ivi passati; e quando il bicchiere gli scaldava il cervello, gli fuggivano di bocca parole che manifestamente rivelavano la inquietudine dell'animo(646).
      E aveva ragione d'essere inquieto. Gl'indiscreti e impopolari provvedimenti si succedevano rapidamente l'un l'altro. Ogni pensiero di ritornare alla politica della Triplice Alleanza era abbandonato. Il Re esplicitamente confessò ai ministri di que' potentati continentali, coi quali già aveva avuto intendimento di collegarsi, che aveva affatto mutato pensiero, e che l'Inghilterra doveva seguitare ad essere, come era stata sotto l'avo, il padre e il fratello suoi, di nessun conto in Europa. "Non sono in condizioni" ei disse allo Ambasciatore Spagnuolo "d'impacciarmi di ciò che accade fuori de' miei Stati.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





Rochester Lord Tesoriere Consiglio Triplice Alleanza Inghilterra Europa Ambasciatore Spagnuolo Stati