In pochi giorni nel Collegio Universitario celebraronsi pubblicamente i riti cattolici romani. Vi fu posto a cappellano un Gesuita. Vi fu allogata una tipografia con licenza regia, per istampare i libri cattolici romani. Per lo spazio di due anni e mezzo, Walker seguitò a guerreggiare contro il protestantismo con tutto il rancore d'un rinnegato: ma quando la fortuna mutò faccia, ei mostrò che gli mancava il coraggio d'un martire. Fu tratto alla barra della Camera de' Comuni perchè rendesse ragione della propria condotta, e fu tanto vigliacco da protestare di non aver mai mutato religione, nè mai cordialmente approvate le dottrine della Chiesa di Roma, e di non essersi mai provato a convertire a quella nessun uomo. Non valeva l'incomodo di violare gli obblighi più sacri della legge e della fede data per convertire uomini come Walker(669).
XLIV. Dopo breve tempo, il Re fece un passo più innanzi. A Sclater e Walker era stato solamente permesso di tenere, dopo d'essersi fatti papisti, i beneficii già loro concessi mentre si dicevano protestanti. Conferire un'alta dignità nella Chiesa Anglicana ad un aperto nemico di quella, era un atto più audace che rompeva le leggi e la reale promessa. Ma non v'era provvedimento che a Giacomo paresse ardito. Il decanato di Christchurch divenne vacante. Quell'ufficio, e per dignità e per emolumenti, era uno de' più considerevoli nella Università di Oxford. Al decano era affidato il governo di un maggior numero di giovani di cospicue parentele e di grandi speranze, che si potesse trovare in qualunque altro collegio.
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