Il malcontentodice egli "è grande e universale; ma il timore di cadere in mali maggiori trattiene tutti coloro che hanno qualche cosa da perdere. Il Re apertamente manifesta la gioia che prova trovandosi in condizione da potere menare arditissimi colpi. Egli ama vedere che altri se ne congratuli con lui. Me ne ha parlato, assicurandomi che non vorrà indietreggiare(700)."
LVIII. Frattanto, nelle altre parti del Regno erano accaduti importantissimi fatti. Le condizioni de' protestanti Episcopali di Scozia grandemente differivano da quelle in cui trovavansi i loro confratelli inglesi. Nelle contrade meridionali dell'isola, la religione dello Stato era quella del popolo, ed aveva forza al tutto indipendente da quella che derivava dal sostegno del Governo. I conformisti sinceri erano in molto maggior numero de' papisti e de' Protestanti dissenzienti, insieme congiunti. La Chiesa stabilita in Iscozia era la Chiesa di pochi. La più parte della popolazione delle pianure aderiva fermamente alla disciplina de' Presbiteriani. La gran massa de' Protestanti scozzesi abborriva dalla prelatura, come istituzione contraria alle divine scritture e d'origine straniera. I discepoli di Knox la consideravano quale reliquia delle abominazioni della grande Babele. Quel popolo, altero della memoria di Wallace e di Bruce, amaramente rammentava come la Scozia, dacchè i suoi sovrani erano ascesi al trono dell'Inghilterra, fosse stata indipendente solo di nome. L'ordinamento episcopale alla mente di ciascuno richiamava la immagine di tutti i danni prodotti da venticinque anni di corrotto e crudele Governo.
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