Drummond, fratello minore di Perth e di Melfort, era comandante delle forze in Iscozia. Era uomo dissoluto e profano; ma, per un sentimento d'onore, che mancava affatto ai suoi confratelli, abborriva dalla pubblica apostasia. Visse e morì, secondo l'espressiva frase d'un suo concittadino, da cattivo cristiano, ma da buon protestante(721).
Giacomo si compiacque dell'ossequiose parole con che gli favellarono i tre consiglieri, allorchè primamente comparvero al suo cospetto. Parlò assai bene di loro a Barillon, e in specie esaltò Lockhart, come il più esperto ed eloquente degli Scozzesi. Nondimeno, poco appresso si accôrse di non averli esattamente giudicati; e corse voce alla Corte, che fossero stati pervertiti dalle genti con le quali avevano usato famigliarmente in Londra. Hamilton stava molto in compagnia de' saldi partigiani della Chiesa Anglicana; e temevasi che Lockhart, il quale era congiunto alla famiglia Wharton, fosse caduto in una compagnia anche peggiore. E veramente, egli era naturale che quelli uomini di Stato, pur allora arrivati da un paese dove era quasi sconosciuta ogni altra specie d'opposizione, tranne quella che facevasi per mezzo d'aperta insurrezione o d'assassinio, e dove tutto ciò che non fosse furore eslege veniva considerato come avvilimento, rimanessero maravigliati vedendo il caldo e vigoroso e, nondimeno, sobrio scontento che regnava in Inghilterra, e nascesse in loro il pensiero di far prova di resistenza costituzionale alle voglie del Re. Dichiararonsi però dispostissimi ad alleggiare grandemente i Cattolici Romani, ma a due condizioni: primo, che una simile indulgenza venisse anco concessa ai settari calvinisti; e poi, che il Re promettesse solennemente di non tentar nulla a danno della religione protestante.
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