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      Parlò in tono d'ira e di minaccia, e punì alcuni de' suoi sediziosi ministri, sperando che ciò agli altri servisse d'ammonimento. Parecchi furono cacciati di Consiglio; altri privati delle pensioni, che erano molta parte delle loro entrate. Sir Giorgio Mackenzie di Rosehaugh fu la più cospicua di quelle vittime. Aveva lungamente occupato l'ufficio di Lord Avvocato, ed aveva avuta tanta parte nella persecuzione de' Convenzionisti, che fino ai dì nostri presso l'austero e religioso contadiname di Scozia serba una odiosa rinomanza, quasi simile a quella di Claverhouse. Mackenzie non aveva profondi studii giuridici; ma come ingegno dotto, spiritoso e fecondo, era altamente riputato fra' suoi concittadini; e la sua rinomanza si era sparsa per tutte le botteghe di Città in Londra e pei chiostri di Oxford. Quel che ci rimane delle sue orazioni forensi, lo fa estimare uomo fornito di egregie doti intellettuali; se non che il suo stile è imbrattato di quelle ch'egli certamente considerava come grazie ciceroniane: cioè di esclamazioni, che mostrano più arte che passione, e di amplificazioni studiate, in cui gli epiteti sono, l'uno sopra l'altro, accumulati in pesantissimo modo. Adesso, per la prima volta, aveva manifestati scrupoli; e però, nonostante tutti i suoi diritti alla gratitudine del Governo, fu destituito del suo ufficio. Si ritrasse in campagna, e poco dopo andò a Londra onde scolparsi, ma gli fu negato l'accesso alla regia presenza(727). Intanto che il Re in tal guisa provavasi di atterrire i Lordi degli Articoli, e indurli alla cieca ubbidienza, la pubblica opinione gl'inanimiva a non cedere.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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