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      Non lavoravano, se non quando sentivano il pungolo della fame. Contentavansi d'abitazioni inferiori a quelle che in paesi più prosperi servivano per i bestiami domestici. Già la patata, radice la quale può essere coltivata quasi senza arte, industria o spesa, e non può lungamente tenersi ammassata in gran quantità, era divenuta lo alimento del popolo comune(735). Da genti che siffattamente vivevano, non era da aspettarsi diligenza nè preveggenza. Anche a poche miglia da Dublino, il viandante, in un suolo che è il più fertile e verdeggiante che sia nel mondo, vedeva con disgusto le misere capanne, innanzi alle quali i barbari, squallidi e seminudi, stavano attoniti a guardarlo mentre passava(736).
      LXXI. L'aristocrazia aborigena serbava ancora l'orgoglio della sua nascita, ma aveva perduto la influenza che deriva dalla ricchezza e dal potere. Le terre de' signori erano state da Cromwell partite fra' suoi seguaci. Parte, a dir vero, del vasto territorio da lui confiscato, era stato reso, dopo la restaurazione della Casa Stuarda, agli antichi proprietari: ma grandissima parte rimaneva in mano degl'Inglesi, ivi stabiliti sotto la guarentigia di un Atto del Parlamento. Questo atto era rimasto in vigore pel corso di venticinque anni; e per virtù di quello, erano state fatte ipoteche, concessioni, vendite e fitti innumerevoli. Gli antichi gentiluomini irlandesi erano dispersi per tutto il mondo. I discendenti de' capitani Milesii brulicavano in tutte le corti e in tutti i campi militari del Continente.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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