Non senza grande difficoltà costui aveva vinti i numerosi ostacoli che lo impedivano nel cammino dell'ambizione. Sapevasi come egli in cuore nutrisse la voglia di sterminare la colonia inglese in Irlanda. E però gli era necessario di vincere parecchi scrupoli che stavano nell'animo del Re. Doveva conquidere la opposizione, non solo de' membri protestanti del Governo, non solo de' moderati e rispettabili capi de' Cattolici Romani, ma altresì di parecchi membri della cabala gesuitica(789). Sunderland rifuggiva dal pensiero di un rivolgimento religioso, politico e sociale, in Irlanda. Dalla Regina Tyrconnel era personalmente detestato. Per la qual cosa, Powis venne proposto come l'uomo più atto alla dignità di vicerè. Era di nascita illustre; e comecchè fosse sinceramente Cattolico Romano, veniva dagl'imparziali Protestanti considerato come uomo onesto, e buono Inglese. Non pertanto, ogni opposizione cesse alla energia ed astuzia di Tyrconnel(790), il quale si mostrò infaticabile a strisciarsi, a bravazzare, a corrompere. Petre fu vinto dall'adulazione. Sunderland si arrese alle promesse ed alle minacce. Un prezzo immenso, - niente meno che cinque mila lire sterline annue sopra la Irlanda, redimibili col pagamento di cinquanta mila lire sterline, - gli fu offerto. Ove tale proposta fosse respinta, Tyrconnel minacciava di rivelare al Re che il Lord Presidente, ne' desinari ch'ei soleva dare alla cabala tutti i venerdì, aveva dipinto la Maestà Sua come uno imbecille, ch'era forza governare per mezzo d'una donna o d'un prete.
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