Corse la voce, essere vicina una proscrizione generale, ed ogni pubblico funzionario dovere eleggere fra la perdita dell'anima o dell'impiego(796). E chi, a dir vero, avrebbe potuto sperare di mantenersi dopo che gli Hydes erano caduti? Erano cognati del Re, zii e tutori naturali delle sue figliuole; gli erano stati amici fino dagli anni suoi primi, fermi seguaci nell'avversità e nel pericolo, servi ossequiosi dopo che era asceso sul trono. Loro sola colpa era la religione, e per essa erano stati messi da parte. Ineffabilmente perturbato, ciascuno cominciò a volgere attorno lo sguardo desioso di trovare scampo all'imminente pericolo; e tosto gli occhi di tutti posaronsi sopra un uomo, il quale da un raro concorso di doti personali e di circostanze fortuite veniva indicato come liberatore.
CAPITOLO SETTIMO.
SOMMARIO.
I. Guglielmo principe d'Orange. Suo aspetto. - II. Sua vita giovanile. - III. Sue opinioni teologiche. - IV. Sue doti militari. - V. Suo amore de' pericoli; sua salute cagionevole; freddezza de' suoi modi e forza delle sue emozioni. - VI. Sua amicizia per Bentinck. - VII. Maria Principessa d'Orange. - VIII. Gilberto Burnet. - IX. Mette d'accordo il Principe e la Principessa. - X Relazioni tra Guglielmo e i Partiti inglesi. - XI. Suoi sentimenti verso la Inghilterra, verso l'Olanda e la Francia. - XII. Coerenza della sua politica. - XIII. Trattato d'Augusta. - XIV. Guglielmo diviene capo della Opposizione inglese. - XV. Mordaunt propone a Guglielmo(797)di andare in Inghilterra.
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