Certo, e' non era agevole ferire la sensibilità di Burnet. La compiacenza ch'egli provava di sè, gli spiriti animali, la mancanza di tatto in lui erano tali, che quantunque spesso offendesse altri, giammai egli ne rimaneva offeso.
IX. Per cosiffatto carattere, egli aveva i requisiti necessari ad essere paciere tra Guglielmo e Maria. Ogni qualvolta coloro che dovrebbero vicendevolmente stimarsi ed amarsi, si trovano per avventura divisi, come spesso accade, per qualche differenza che sole poche parole franche e chiare basterebbero a comporre, debbono riputarsi bene avventurati ove abbiano un indiscreto amico che palesi intera la verità. Burnet, senza andirivieni, rivelò alla Principessa il pensiero che turbava la mente del suo consorte. E fu quella la prima volta in cui ella seppe, non senza grandemente maravigliarne, come diventando Regina d'Inghilterra, Guglielmo non dovesse secolei sedere sul trono. Dichiarò quindi caldamente d'esser pronta a porgere qual si fosse prova di sommessione e d'affetto conjugale. Burnet, assicurando e giurando di non parlare per suggerimento altrui, disse in lei sola stare intero il rimedio. Ella poteva di leggieri, appena assunta la Corona, indurre il Parlamento non solo a concedere al marito il titolo di Re, ma con un atto legislativo in lui trasferire il Governo dello Stato. "Ma Vostra Altezza Reale" aggiunse egli "dovrebbe, innanzi di parlare, maturamente considerare la cosa; imperocchè egli è un passo, che una volta fatto, non potrebbe facilmente e senza pericolo disfarsi.
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