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      Per vero dire, Guglielmo anche si offerse a comandare in persona contro i ribelli; e che tale offerta fosse perfettamente sincera, non potrà mai dubitarsi, solo che si leggano le sue lettere confidenziali a Bentinck(820).
      Il Principe manifestamente in quel tempo sperava, che il gran disegno al quale nella mente sua ogni altra cosa era subordinata, fosse approvato e sostenuto dal suo suocero. L'altero linguaggio che allora Giacomo teneva verso la Francia, la prontezza con che egli consentì ad una alleanza difensiva con le Provincie Unite, la inclinazione ch'egli mostrava a collegarsi con la Casa d'Austria, accrescevano cotesta speranza. Ma poco dopo rabbuiossi la scena. La caduta di Halifax, la rottura tra Giacomo e il Parlamento, la proroga, lo annunzio distintamente fatto dal Re ai ministri stranieri che oramai la politica estera non lo distrarrebbe dallo intendere a trovare provvedimenti onde rinvigorire la regia prerogativa e promuovere gl'interessi della sua Chiesa, posero fine a tanta illusione. Chiaro vedevasi, che arrivato il tempo critico per la Europa, la Inghilterra, signoreggiata da Giacomo, o sarebbe rimasta inoperosa, o avrebbe operato in unione della Francia.
      XIII. E la crisi europea era imminente. La Casa d'Austria, dopo una serie di vittorie, erasi assicurata d'ogni pericolo da parte della Turchia, e non trovavasi più nella necessità di sostenere pazientemente le usurpazioni e gl'insulti di Luigi. Per lo che, nel luglio del 1686, fu firmato in Augusta un trattato, col quale i Principi dello Impero collegavansi strettamente insieme a vicendevole difesa.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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