Le Camere a pieni voti, tranne un solo, avevano ringraziato il Re per essersi degnato di compiacere ai desiderii loro. Non v'è questione costituzionale che sia stata decisa con maggiore delicatezza, chiarezza ed unanimità.
I difensori di Giacomo, ad escusarlo, hanno spesso allegato il giudizio della Corte del Banco del Re intorno alla querela collusivamente deposta contro Sir Eduardo Hales: ma tale argomento è di nessun valore; imperocchè quella sentenza, come è a tutti noto, fu ottenuta da Giacomo per mezzo di sollecitazioni e di minacce, cacciando via i magistrati scrupolosi, e sostituendone altri più cortigiani. E nondimeno, quella sentenza, tuttochè dal fôro e dalla nazione venisse generalmente considerata come incostituzionale, giunse solo ad affermare, che il sovrano, per ispeciali ragioni di Stato, può gl'individui nominatamente esentare dagli Statuti portanti incapacità. Ma nessun tribunale, di faccia alla solenne decisione parlamentare del 1673, si era arrischialo ad affermare, che il Re avesse facoltà d'autorizzare con un solo editto tutti i suoi sudditi a disubbidire ad interi volumi di leggi.
XXVII. Tali, nonostante, erano le condizioni de' partiti, che credevasi certo, la Dichiarazione di Giacomo, quantunque fosse il più audace degli attentati fatti dagli Stuardi contro le pubbliche libertà, dover piacere a quegli stessi cittadini, i quali avevano con più coraggio e pertinacia resistito a tutti gli altri attentati degli Stuardi contro le libertà pubbliche. Non era supponibile che il Protestante non-conformista, da' suoi concittadini diviso da dure leggi rigorosamente eseguite, volesse contrastare la validità d'un decreto che lo alleggiava da insopportabili aggravi.
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