La Corte era cangiata d'aspetto. L'abito da prete non poteva mostrarvisi senza provocare gli scherni e i maliziosi bisbigli de' cortigiani. Le dame di Corte, invece, astenevansi di ridere, e i ciamberlani s'inchinavano profondamente quando per la reggia vedevano il viso e il vestire de' Puritani, che da tanto tempo erano stati ne' circoli del bel mondo materia di scherno. Taunton, che pel corso di due generazioni era stata il baluardo del partito delle Teste-Rotonde nelle Contrade Occidentali, che aveva due volte respinto le armi di Carlo I, che s'era levata come un solo uomo a favore di Monmouth, e che da Kirke e da Jeffreys era stata trasmutata in macello di carne umana, sembrava avere repentinamente acquistato nel cuore del Re il posto una volta occupato da Oxford(842). Il Re faceva forza a sè stesso, per mostrarsi lusinghevolmente cortese a' più egregi fra' Dissenzienti. A chi offerse danari, a chi uffici municipali, a chi grazie pei parenti ed amici, i quali, implicati nella congiura di Rye House o nella ribellione di Monmouth, ramingavano nel continente, o sudavano fra le piantagioni americane. Simulò perfino di consentire co' Puritani inglesi nella cortesia che mostravano ai loro confratelli stranieri. Furono pubblicati in Edimburgo un secondo e un terzo proclama, co' quali considerevolmente egli slargava la futile tolleranza concessa ai presbiteriani dallo editto di febbraio(843). I banditi Ugonotti, che il Re per molti mesi aveva guardati in cagnesco, privandoli della limosina fatta loro dalla nazione, adesso ricevevano alleggiamento e carezze.
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