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      Il Consiglio emanò un ordine per destare a favor loro la pubblica liberalità. La condizione di conformarsi al culto anglicano, che il Re aveva loro imposta per ottenere parte della limosina, sembra questa volta essere stata tacitamente abrogata; e i difensori della politica del Re ebbero la sfrontatezza di affermare, che quella condizione - la quale, come risulta incontrastabilmente da' fatti, era stata immaginata da lui d'accordo con Barillon - fosse stata adottata ad istanza de' prelati della Chiesa Anglicana(844).
      Mentre il Re in cotesto modo studiavasi di blandire i suoi antichi avversari, gli amici della Chiesa non erano meno di lui operosi. Appena vedevansi i segni di quell'acrimonia e di quel disprezzo con che, dopo la Restaurazione, i prelati e i preti solevano trattare i settarii. Coloro che poco innanzi erano additati come scismatici o fanatici, adesso erano divenuti diletti confratelli protestanti; deboli uomini forse, ma tuttavia confratelli, i cui scrupoli meritavano pietoso compatimento. Ove essi in cotesta crisi si mostrassero sinceri alla causa della Costituzione inglese e della religione riformata, la loro generosità verrebbe tosto e largamente rimunerata. Invece di una indulgenza di nessun valore legale, ne otterrebbero una vera, assicurata con un atto del Parlamento. Anzi, molti aderenti alla Chiesa Anglicana, i quali fino allora s'erano fatti notare per la loro inflessibile venerazione d'ogni gesto e d'ogni parola prescritta nel Libro della Preghiera Comune, dichiaravansi oramai favorevoli, non solo alla tolleranza, ma anche alla comprensione.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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