De' ventisette anni corsi dopo la Restaurazione, ne aveva passati dodici in carcere. Persisteva a predicare, ma gli era uopo travestirsi da carrettiere. Spesso veniva introdotto nelle ragunanze per qualche uscio segreto, con la casacca sur una spalla e la frusta in mano. Se avesse pensato alla salvezza ed agli agi suoi, avrebbe plaudito alla pubblicazione della Indulgenza. Adesso, in fine, gli era dato liberamente pregare e predicare di pieno giorno. Il suo uditorio s'andava rapidamente accrescendo; migliaia di cuori pendevano dallo sue labbra; e in Bedford, dove egli d'ordinario stanziava, furono raccolti in abbondanza danari a edificare una sala d'adunanza. L'autoritā di lui sul basso popolo era tanta, che il Governo volentieri gli avrebbe dato qualche ufficio municipale: ma il suo vigoroso intendimento e il suo robusto animo inglese resistettero contro ogni tentazione ed inganno. Vedeva chiaramente come la concessa tolleranza altro non fosse che un amo per trarre alla rovina il partito puritano; nč accettando un ufficio, a conseguire il quale egli non aveva i requisiti legali, voleva riconoscere la validitā della potestā di dispensare. Uno degli ultimi atti della gloriosa sua vita fu di ricusare un convegno al quale ei venne invitato da un agente del Governo(861).
XXXVI. Per quanto grande fosse fra' Battisti l'autoritā di Bunyan(862), quella di Guglielmo Kiffin era anco maggiore. Kiffin era primo tra loro e per ricchezze e per grado. Aveva costume di compartire nelle loro ragunanze i suoi doni spirituali; ma non sosteneva la vita con la predicazione.
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