Secondo l'opinione del mondo, il fido amore di Churchill ebbe ampia rimunerazione. La sua moglie, comunque scarsa di sostanze, gli portò una dote, che impiegata con giudizio, lo inalzò al grado di Duca, di Principe dello Impero, di capitano generale d'una grande coalizione, di arbitro tra principi potenti, e, ciò ch'egli pregiava sopra ogni cosa, lo rese il più ricco suddito che fosse in Europa. Ella era cresciuta fino dall'infanzia con la Principessa Anna, e ne' cuori di entrambe era nata stretta amicizia. Per indole l'una poco somigliava all'altra. Anna era inerte e taciturna. Verso coloro ch'erano cari al suo cuore, mostravasi soave. La ira ne' suoi sembianti prendeva forma di tristezza. Chiudeva in petto forte sentimento di religione, ed amava anche con bacchettoneria il rito e l'ordinamento della Chiesa Anglicana. Sara era vivace e volubile, dominava coloro ai quali prodigava le sue carezze, e ogni qual volta sentivasi offesa, sfogava la propria rabbia con pianti e impetuosi rimproveri. Non pretendeva affatto a mostrarsi una santa, e rasentò la taccia d'irreligiosa. Allora non era per anche ciò che ella divenne quando certi vizi le sviluppò in cuore la prosperità, e certi altri l'avversità, quando il buon successo e le lusinghe le avevano dato volta al cervello, quando il suo cuore esulcerarono mortificazioni e disastri. Ella visse tanto da ridursi la più odiosa e misera delle umane creature, vecchia strega in guerra con tutti i suoi, in guerra coi propri figli, e co' figliuoli de' figli, grande e ricca, ma apprezzatrice della grandezza e delle ricchezze, perchè con esse ella poteva affrontare l'opinione pubblica, e sfrenatamente sbramare l'odio suo contro i vivi e i morti.
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