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      Il nuovo Inviato, che poscia fondò una nobile casa inglese estinta ai tempi nostri, era cugino illegittimo di Guglielmo; e portava un titolo tratto dalla signoria di Zulestein. La parentela di Zulestein con la Casa d'Orange gli dava importanza agli occhi del pubblico. Aveva il portamento d'un valoroso soldato; per ingegno diplomatico e scienza cedeva di molto a Dykvelt(883), ma anche tale inferiorità aveva i suoi vantaggi. Un militare, il quale non s'era mai impacciato di cose politiche, poteva, senza ombra di sospetto, tenere con l'aristocrazia inglese relazioni, che, ove egli fosse stato rinomato maestro degli intrighi di Stato, sarebbero state rigorosamente spiate. Zulestein, dopo una breve assenza, fece ritorno alla patria recando lettere e messaggi orali non meno importanti di quelli ch'erano stati affidati al suo predecessore. Da quel tempo s'istituì un carteggio regolare tra il Principe e la opposizione. Agenti di varie condizioni andavano e venivano dal Tamigi all'Aja. Fra questi fu utilissimo uno Scozzese non privo d'ingegno, e fornito di grande attività, il quale aveva nome Johnstone. Era cugino di Burnet, e figlio d'un illustre convenzionista, il quale poco dopo la Restaurazione era stato dannato a morire come reo d'alto tradimento, e veniva onorato come martire dal proprio partito.
      XLIX. La rottura tra il re d'Inghilterra e il Principe d'Orange facevasi sempre maggiore. Una grave contesa era nata a cagione dei sei reggimenti che erano al soldo delle Provincie Unite.


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Storia d'Inghilterra
di Thomas Babington Macaulay
Editore Felice Le Monnier Firenze
1859 pagine 1707

   





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