Ma bisognava distinguere punizione da incapacitā. Ammettere agli uffici i Cattolici Romani, non sarebbe, secondo opinavano le Altezze loro, vantaggioso nč al bene dell'Inghilterra, nč a quello degli stessi Cattolici Romani. Il Manifesto fu tradotto in varie lingue, e sparso profusamente per tutta l'Europa. Della versione inglese, fatta con gran cura da Burnet, ne furono introdotti nelle Contee Orientali circa cinquantamila esemplari, e furono rapidamente diffusi per tutto il reame. Nessuno scritto politico ebbe mai esito cotanto felice. I Protestanti dell'isola nostra fecero plauso alla mirabile fermezza con che Guglielmo dichiarava di non potere assentire che i papisti avessero partecipazione alcuna alle cose di Governo. Ai Principi Cattolici Romani, dall'altro canto, piaceva lo stile mite e sobrio con cui era vestito il concetto del Principe, e la speranza ivi espressa che sotto il suo governo nessun credente della Chiesa di Roma riceverebbe molestia per motivo di religione.
LII. Č probabile che anche il Pontefice leggesse con piacere cotesta celebre lettera. Alcuni mesi innanzi aveva dato commiato a Castelmaine in un modo tale da mostrare poco riguardo pel Re d'Inghilterra. A Papa Innocenzo spiaceva affatto la politica interna non che la esterna del Governo Britannico. Vedeva come gl'ingiusti e impolitici provvedimenti della cabala gesuitica avessero a rendere perpetue le leggi penali pių presto che giungere ad abrogare l'Atto di Prova. La sua contesa con la Corte di Versailles diveniva sempre pių grave; nč poteva egli o come Principe temporale o come Sommo Pontefice sentire schietta amistā pel vassallo di quella Corte.
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